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Pandemia: Gli effetti sui risparmi, le 3 cose da sapere

È un dato di fatto: la pandemia e la crisi economica hanno stravolto molti settori produttivi ed hanno completamente modificato prospettive ed abitudini di milioni di famiglie. Alla luce di questo, elenco qualche dato numerico per rendere l’idea di quello che sto per raccontarvi: nel 2020 la liquidità sui conti correnti degli italiani ha raggiunto la somma record 1.730 miliardi di euro, crescendo in percentuale del 9,5% rispetto al 2019 e di 149 miliardi in valore assoluto. 

I motivi di questo spropositato accumulo di denaro sono facilmente comprensibili e possiamo riassumerli in due fattori: 

1- Gli effetti del Lockdown e delle misure restrittive riducono le possibilità di spesa provocando una contrazione dei consumi e, di conseguenza, un forzoso aumento dei risparmi.

2- nei periodi di crisi la gente ha paura e come forma di autodifesa tende ad aumenta l’attitudine alla conservazione e la diminuzione del rischio. 

La cosa che però sembra sfuggire ai più è che detenere troppa liquidità sui conti correnti, in questo contesto economico ed in questo periodo storico, espone a rischi abbastanza elevati di cui, nella maggior parte dei casi, se ne ignorano completamente le conseguenze. 

Guardiamole insieme: 

1- inflazione (che erode il valore dei tuoi risparmi)

2- la normativa Bail-in (in caso di fallimento le Banche possono utilizzare i tuoi soldi per fare fronte ai debiti)

3- rendimenti pari a zero insufficienti a coprire i costi di gestione (basta dare uno sguardo ad un semplice estratto conto)

La Conclusione: 

Il conto corrente è l’emblema (e retaggio culturale) del risparmio sicuro, utilizzato dalla quasi totalità dei risparmiatori italiani per custodire i risparmi di una vita. Una scelta poco conveniente per il proprio portafoglio perché la somma immobilizzata non solo non crescerà, considerando i tassi di interesse nulli dei conti correnti, ma che è destinata anche a diminuire nel tempo, a causa del costo dell’inflazione.

L’ Alternativa: 

Affidarsi ad un Consulente può aiutare il risparmiatore ad individuare gli investimenti che consentano la maturazione di un rendimento che sia almeno sufficiente a mettere al sicuro, per davvero, i propri soldi. Parlare e confrontarsi con un consulente preparato ci mette nelle condizioni di avere una visione che, da soli, non potremmo avere per la mancanza di esperienza e di conoscenza delle dinamiche dei mercati e del funzionamento dei prodotti. 

La Proiezione:  

Lo sai che 10.000 euro depositati su un conto corrente quindici anni fa, oggi, per effetto dell’inflazione, dei costi di gestione e dei bolli ministeriali, valgono poco più di 6.000 euro?

Il Consiglio: 

non tenere sul conto corrente una giacenza media superiore all’equivalente di 3 stipendi mensili. Tutto il resto utilizzalo in modo diverso consigliandoti con un esperto di tua fiducia. 

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