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I problemi della sanità e la consulenza assicurativa

Il tema della protezione della persona è diventato strategico e decisivo nella pianificazione delle aziende commerciali e, specificatamente, per quelle assicurative. Laddove qualcuno nutrisse dei dubbi a riguardo, consiglio la lettura dei giornali economici che, in questi giorni, evidenziano la crescita degli utili di alcuni colossi assicurativi trainati dal settore danni.

All’interno di questo settore rientrano tutte le polizze assicurative a copertura dei “danni”, appunto, in maniera principale quelle sulla salute.

Per chi come me opera nel settore, credo sia fondamentale capire lo stato di salute (perdonerete il gioco di parole) della sanità italiana (e pugliese, nel mio caso) al fine di proporre una consulenza di assoluto valore ai potenziali clienti, per far capire loro i vantaggi economici e sociali delle Sanità Integrativa. 

Uno dei principali problemi è dato dalle interminabile file d’attesa per esami anche importanti. Un’altro, su cui in questo articolo focalizzeremo l’attenzione, è dato dall’impatto devastante dei centri di primo soccorso. Sulla questione ho letto giorni fa una impeccabile riflessione di un noto medico ospedaliero del Vito Fazzi di Lecce, il Prof. Agostino Ciucci da cui ho estrapolato tre punti che tornano utili in sede di trattativa col cliente:

  1. Il problema principale dei pronto soccorso è l’ ospedalizzazione delle persone anziane. Il cosiddetto boarding, l’ attesa per un posto di reparto, riguarda soprattutto le persone anziane. Esistono poche figure professionali e strutture in grado di fornire un buon servizio all’ anziano ed in particolare all’ anziano fragile sul nostro territorio. Basti pensare che l’Italia è agli ultimi posti in Europa con appena tre over 65 su 100 che beneficiano delle cure a casa.
  2. L’ offerta ospedaliera alle esigenze croniche e a quelle acute delle persone anziane è troppo scarsa. Non solo non ci sono reparti di Geriatria in numero idoneo alle esigenze della popolazione, ma manca del tutto un approccio intensivo continuativo nella gestione delle persone anziane con problemi acuti. Manca una Geriatria intensiva. Pochi specialisti per una popolazione che diventa sempre più vasta. Cosicché l’ anziano che si scompensa o che presenta una patologia acuta non trova uno spazio adeguato alla sua condizione ed è più semplice per tutti pensarlo al fine vita,  un off therapy non oncologica che lo mette fuori da ogni possibilità di gestione della struttura ospedaliera.
  3. gli anziani degenti in ospedale vanno incontro molto facilmente a complicanze, non solo cliniche ma anche di tipo motorio e psico-affettivo. Si calcola infatti che circa un terzo delle persone ospedalizzate sviluppi una perdita di autonomia durante il ricovero, tale da condizionarne la permanenza al domicilio. Perdita di massa e di forza muscolare condizionate dall’allettamento e dall’inattività sono evenienze molto frequenti e sono alla base della perdita dell’autonomia funzionale. La perdita di autonomia in ospedale non è determinata solo da aspetti di tipo biologico. Fattori come la deprivazione occupazionale e l’ambiente inadatto giocano infatti un ruolo cruciale. L’inattività e la mancanza di attività significative proprie della vita di tutti i giorni induce sovente il paziente anziano a non ritenersi più in grado di svolgere attività quotidiane di base, come raggiungere il bagno in autonomia o vestirsi. L’autostima, la spinta motivazionale e la volizione giocano un ruolo fondamentale nel mantenimento di queste funzioni, sulle quali bisogna trovare il modo di agire. Il tutto spesso vie sintetizzato nella diagnosi di ” delirio da ospedalizzazione” e l’ unica terapia resta la sedazione.

Appare evidente che, senza passare per cinici ed approfittatori, il contesto drammatico sopra esposto fornisce a noi consulenti ottime chiavi per entrare nelle preoccupazioni del potenziale cliente e l’offerta di soluzioni di prevenzione e cura, evitando le liste di attesa, peraltro detraibili dai redditi, appare calzante alla risoluzione del problema.

 

ps: i punti 1-2-3 sono tratti da un interessante post (assai più dettagliato) del prof. Ciucci sulla sua pagina FB

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