11 Club di Serie A contro Juve, Milan, Inter: il trionfo della meschinità

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Qualche giorno fa un autorevole quotidiano nazionale, La Repubblica, ha riportato una notizia che, se fosse confermata nei toni e nelle azioni, sarebbe di un opportunismo e di uno squallore inqualificabile.

Il FATTO

La notizia in questione ve la riporto qui: undici società di Serie A si sono compattate contro Juventus, Inter e Milan a causa della loro adesione alla Super League, firmando un vero e proprio atto d’accusa nei confronti dei tre club che avevano aderito al progetto chiedendo sanzioni nei confronti delle squadre e dei loro dirigenti.

Le società in questione che dovrebbero essere Roma, Torino, Bologna, Genoa, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Benevento, Crotone, Parma e Cagliari hanno inviato una lettera al presidente della Lega Calcio, Paolo Dal Pino, chiedono un’assemblea d’urgenza per “analizzare i gravi atti posti in essere dai club e dai loro amministratori e le relative conseguenze”.

Sempre secondo i club firmatari della lista di proscrizione “Juventus, Milan ed Inter hanno sviluppato e sottoscritto il progetto agendo di nascosto”, con un “evidente e grave danno” per tutto il calcio italiano.

“Ad oggi, inoltre, le stesse non hanno ancora formalmente comunicato il ritiro dallo stesso progetto, con l’evidenza di un possibile e inaccettabile riavvio della sua creazione”.

Non avrebbero invece firmato Napoli, Lazio, Fiorentina, Atalanta e Verona.

LE IPOCRISIE

È evidente come le sopra elencate società vogliano approfittare di una situazione di difficoltà per colpire duramente chi, oggi, si trova in una situazione di difficoltà. Così come è abbastanza evidente che Juventus, Milan ed Inter, fortemente colpite dalla crisi economica accentuata dal Covid, hanno cercato di intraprendere una iniziativa per usufruire meglio dei miliardi che TV e sponsor versano per la massima competizione europea e che la Uefa gestisce in totale regime di monopolio e li redistribuisce in maniera decisamente discutibile. Va sottolineato come i diritti televisivi di cui godono le piccole derivino in gran parte dai miliardi degli sponsor e delle TV che pagano per trasmettere le partite per campionato italiano e che incassano i soldi degli abbonamenti. Ora, con tutta la democrazia del mondo e con il sacrosanto principio mutualistico, possiamo oggettivamente affermare che SKY e DAZN verserebbero gli stessi soldi se non ci fossero i tifosi di Juventus, Inter e Milan?

DENTE PER DENTE

Scommetto quello che volete che la Lega calcio non si permetterà neanche di mettere all’ordine del giorno un provvedimento contro le big incriminate, ma forse queste dovrebbero lanciare, a loro volta, un segnale per dare una lezione ai Lotito ai Cairo ed i loro sodali: niente giovani in prestito, niente acquisti di loro calciatori. Che imparino a capire cosa vuol dire avere una rosa di venti giocatori a libro paga senza giovani o esuberi avuti gratis e con l’ingaggio pagato da altri; che capiscano che un Tonali a 30 milioni resta a Brescia, come un Rotella a 20 resta a Genova, o uno Scamacca a 40 milioni resta al Sassuolo. Gli esempi sarebbero tantissimi ed i presidenti ciarlatani farebbero bene a rinfrescarsi la memoria.

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