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QUOTA 103: novità e conferme per il 2025

Molte conferme e alcune novità sul tema sempre attuale e scottante e delle pensioni degli italiani. La novità principale riguarda la possibilità di anticipare la data di pensionamento attraverso i Fondi Pensioni (e trovate un articolo dedicato in questo Blog).  La conferma principale invece riguarda la possibilità di andare in pensione con Quota 103. Vediamo nel dettaglio:

  • Potranno conseguire la prestazione tutti i lavoratori dipendenti ed autonomi che abbiano raggiunto i  62 anni di età anagrafica e 41 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 2025. (Al fine del raggiungimento dei 41 anni di contributi si contano, come noto, tutte le contribuzioni non sovrapposte temporalmente presenti nelle gestioni previdenziali Inps con esclusione delle casse professionali)
  • Il calcolo della pensione avverrà con il sistema contributivo e la misura dell’assegno così calcolato non potrà eccedere le quattro volte il trattamento minimo Inps (cioè 2.394,44€ lordi al mese da rivalutare per il 2025) sino al raggiungimento dell’età di 67 anni. Superata questa età viene messa in pagamento anche la quota eccedente il tetto.
  • Confermate le Finestre mobili: 7 mesi dalla maturazione dei requisiti per il settore privato; nove mesi per il settore pubblico. Il comparto scuola coinvolto nella proroga potrà presentare domanda di cessazione dal servizio entro il 28 febbraio 2025.
  • Resta ferma la regola dell’incumulabilità del trattamento pensionistico Quota 103 con redditi da lavoro, dipendente o autonomo, con la sola eccezione del lavoro autonomo occasionale entro 5.000€ annui.
  • La proroga della misura si porta dietro anche il cd. incentivo al posticipo al pensionamento, cioè la facoltà per il lavoratore dipendente in possesso dei requisiti di Quota 103, di optare per la corresponsione in busta paga della quota di contribuzione IVS a suo carico (di regola il 9,19%). A differenza della versione vigente si prevede che l’incentivo non costituisca reddito da lavoro dipendente e, pertanto, diventa esente da Irpef.